giovedì 1 marzo 2012

Born in the USA: Ronald Reagan

Dopo qualche rinvio tecnico, posso finalmente annunciare l'uscita del nuovo libro nella divertente e colorata collana "I Cattivi" della Bevivino editore.
Sarà in libreria nelle prossime settimane, qui di seguito trovate la scheda di presentazione

Questa volta non si tratta di un saggio musicale (ma quel titolo da qualche parte arriva... e i fan springsteeniani non si scandalizzino, perchè è volutamente ironico e provocatorio)

L'America è sempre al centro delle mie attenzioni, con uno dei personaggi chiave della politica del XX secolo: Ronald Reagan, l'uomo, l'attore, il presidente.
Non mancano comunque i riferimenti all'iconografia di un'intera epoca, gli anni 80, con musica, film, letteratura di contorno alla biografia vera e propria.
Nessun intento accademico, ma nello spirito della collana un ritratto leggero (oserei dire pop, passatemi il termine), comunque "critico", con un taglio storico-sociale, sull'uomo Ronald Reagan e quello che ha rappresentato, nel bene e nel male (soprattutto), per la svolta del pensiero occidentale negli ambiti dell'economia, della politica e della società.






















Fabio Cerbone
Ronald Reagan - Born in the USA
Collana "I Cattivi"
9,00 € - pp. 128

http://bevivinoeditore.it/ronald-reagan/

«Dicono che il mondo sia diventato troppo complesso per avere risposte semplici. Si sbagliano.» (Ronald Reagan)


Benvenuti negli anni ʼ80: Ronald Reagan inaugura il decennio insediandosi alla Casa Bianca nel gennaio del 1981 e per due mandati consecutivi condurrà gli Stati Uniti verso il tramonto della Guerra Fredda, quando “l’impero del male” sovietico si sbriciolerà sotto i suoi occhi e lui potrà finalmente gridare «Tirate giù quel muro!». Nel mezzo di questo percorso Ronald Reagan è stato unʼicona pop a tutti gli effetti: al tempo di Madonna e Michael Jackson, di Rambo e Ritorno al futuro, degli yuppie a Wall Street e dei videoclip su MTV, la sua figura ha reinventato la politica della comunicazione, influenzando tutti i suoi successori. Un attore mediocre può diventare un grande presidente? Reagan, nel bene e nel male, lo è stato, riuscendo a cogliere gli istinti e i segnali dalla nazione e dal mondo, trasformando in un sogno da piccolo schermo gli ideali della nuova economia americana. Il “grande comunicatore” avrebbe alla fine vinto la sua battaglia, ma a quale prezzo?